In attesa dell’under 19 Leoncino…ma il week end è stato un po’ amaro…

Dopo le sconfitte della Fly Salzano Calcio e del Basket Punto G Team di venerdi ecco che arrivano le sconfitte del Leoncino in serie D, dell’under 17 del Leoncino e  del Mestre in DNC. Un week end proprio amaro ma con la certezza che tutte queste sconfitte possano farci crescere. Di seguito il commento della partita di DNC di M G…..

Isogas Ardita Gorizia – Gemini Basket Mestre 85 -67

Contessa 6, Chinellato ne, Prete 5, Delle Monache 6, Livio 4 ,  Pascon 18,  Fabris 6, Munaretto  8,Ortolan , Causin 14.

Brutta sconfitta per i biancorossi in quel di Gorizia al cospetto di un’Ardita volitiva e spietata nell’ultimo quarto. E’ una sconfitta che brucia anche perché é maturata al termine di una partita in cui gli ospiti non hanno lesinato gli sforzi e hanno dimostrato una grande volontà di combattimento, una sconfitta che brucia perché per tre tempi su quattro Mestre c’era eccome ma, purtroppo, ha ceduto di schianto nel finale.
La cronaca: primo quarto molto equilibrato con le due squadre a rincorrersi e palleggiarsi i vantaggi, buono l’impatto dei Grifoni (2-5 con bomba di Prete), buono anche l’inizio dei goriziani che all’inizio sono trascinati da Franco (10p 11r) e Casagrande sul 10 pari. Poi ci provava Causin a breakkare ma il punteggio rimaneva sempre in bilico, Pascon infilava la bomba del 14 pari e poi, sempre ad elastico, ma con un 2+1 molto spettacolare di Luppino (11p) si concludeva il parziale sul 19-18.
Nel secondo quarto Toffanin, privo del suo miglior realizzatore Chinellato, ruotava molto i suoi come d’abitudine e trovava una bomba di Fabris, un tecnico fischiato all’Ardita che mandava in lunetta Causin per un 2/2 e un tiro dalla media di Contessa davano a Mestre il massimo vantaggio sul 23-29. I friulani reagivano con Casagrande (19p 8r) che ne metteva sei di seguito in tutti i modi, c’era appena il tempo di due reciproche sortite e il tempo finiva sul 33-37. Si ricominciava con Mestre che era leggermente spaesata dalla zona dell’Ardita e non riusciva mai ad attaccare con fluidità, il match diventava per qualche minuto un duello tra Delle Monache (6p 7r) e Manservisi (15p), con il primo che pur malservito e in sofferenza quando raddoppiato, riusciva a mettere qualche punto da sotto, e il secondo che scaldava la mano infilandone 8 di seguito e che portava il match sul 41-43. Adesso erano Luppino e Casagrande a provare a far scappare i padroni di casa ma Pascon (18p miglior scorer degli ospiti) li riprendeva e portava avanti i suoi, ci pensava Franco (10p) a pareggiare a 50. A questo punto si scatenava Baccino che, pur marcato, infilava tre triple consecutive (59-55) riuscendo sempre a trovare lo spazio minimo per sparare, erano tre botte tremende ma i biancorossi, spinti anche dai soliti rumorosi supporters, reagivano
con Causin (14p) che ricuciva un minimo. Il terzo quarto finiva sul 65-57 e, nonostante qualche scricchiolio biancorosso si facesse sentire inquietante, tutto lasciava presagire che l’ultimo tempo si sarebbe svolto come la partita fin lì, cioè con distacchi minimi e basato sulla tensione che teneva in piedi le due impalcature di gioco.
Invece l’inspiegabile crollo, il black out. Franco e Luppino provavano subito a scappare sul 67-59, Fabris (6p) rispondeva da par suo con una bomba che sanciva il 67-62 e fino a quel punto tutto bene. Poi saliva in cattedra il protagonista che non t’aspetti, Franz in entrata ne metteva due e subiva il fallo che trasformava dalla lunetta, sul 72-62 un’altra grande spallata la dava Basile (10p) che, dopo una palla persa in area dai mestrini, veniva pescato in mezzo al traffico e schiacciava il 74-62. Il Gemini lì schiantava, collassava di brutto, nei minuti successivi la tensione scendeva clamorosamente diventando confusione e tutti cercavano di salvare la patria tirando triple da ogni dove, non ne entrava quasi nessuna eccetto una di Pascon che sanciva il 77-67. Nemmeno il tempo di provare a crederci ancora che Manservisi e Luppino la seppellivano sul 85-67.
Finiva male insomma, perlomeno dal punto di vista tecnico, perché il fedelissimo pubblico ospite continuava a farsi sentire nonostante il clima desertico del Palabigot e accompagnava i propri beniamini negli spogliatoi tra canti e incitamenti, come sempre la sinergia si rinnovava col saluto dei giocatori alla curva.
A questi ragazzi oggi non si può certo rimproverare nulla per quel che riguarda l’impegno, ma va’ osservato che le cose in attacco hanno funzionato male, perché la palla circolava male e perché tiri comodi ne hanno prodotti pochi pochi, il pick’n roll è stata un’opzione troppo trascurata e quel che si è costruito lo si è costruito sporcando palloni e lottando sotto il canestro. Certo il dato sui liberi è impietoso perché ne han tirati 8 (segnandone 5) e questo significa in modo incontrovertibile che bisognava sicuramente penetrare di più, anche perché se Gorizia va’ in bonus. come ci è andata 2 volte, è sempre il caso di approfittarne. L’Ardita ha giocato una partita intelligente quasi dividendo le responsabilità offensive in frazioni, all’inizio Franco e Casagrande, poi Manservisi, poi Baccino, poi ancora Manservisi e quando serviva anche Franz, tutti, a turno han preso per mano i compagni segnando e facendo cose giuste sempre al momento giusto. Ottima la loro difesa sugli esterni che spesso faceva sbattere i grifoni contro un muro, ottima soprattutto la chiusura delle linee di passaggio a Delle Monache che veniva limitato anche da qualche chiamata dubbia. Interessanti le percentuali di tiro quasi speculari, da due 14/48 per Gorizia e 19/37 per Mestre (42-36 in area), da tre 8/24 per i primi, 8/27 per i secondi, la lotta a rimbalzo ha visto prevalere l’Isogas per 41-36.
Da Gorizia ci portiamo a casa una sconfitta che ci farà crescere e che rivista con calma potrà insegnarci più di qualcosa, una buona prova offensiva di Pascon, una prova coriacea di Causin e la gioia di aver recuperato Munaretto (8p). Fabris (18m) oramai non fa nemmeno più notizia ma bisogna ribadire che ha pelo sullo stomaco perché non ha paura di prendersi tiri pesanti. Rispetto al solito un po’ meno incisivo nella circolazione di palla, ma sempre applausi a lui e al suo modo di giocare. L’Ardita ha dato l’impressione di essere una squadra che potrà dire la sua fino alla fine in un campionato che si sta rivelando equilibratissimo. A proposito Bassano e San Marino han perso, non è esattamente un dettaglio perché, pur perdendo largo e ancora in trasferta, Mestre rimane capolista. Domenica prossima arriverà Oderzo, questa è un’altra storia, ma quella partita ha un peso specifico inconmensurabile, arrivarci da primi è un’ottima notizia. Avanti Biancorossi, forza Basket Mestre.



Categorie:Basket Mestre

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