Calcio – Dodicenne sbaglia il rigore che non c’era

calcioDopo il gran gesto durante la Coppa Italia di basket, ecco che segnaliamo un altro gesto bellissimo di autentico “Fair Play”. Questa volta è un ragazzino protagonista….. Di seguito l’articolo del gesto e nella speranza che tutti i ragazzi che conosciamo continuino a giocare dando sempre il massimo di se stessi ma senza cadere nella tentazione di vincere a tutti i costi cercando di imbrogliare simulando situazioni incredibili e mettendo in difficoltà gli arbitri, cose che succedono spesso nei campi di gioco anche delle giovanili …..

Calcio – Dodicenne sbaglia il rigore che non c’era

Arriva da Ancona una fantastica storia di fair play con protagonista un ragazzino di 12 anni: una storia che dovrebbe far riflettere tutti i ‘grandi’, addetti ai lavori e non. Luca, con la sua squadra sotto di un gol, decide di sbagliare di proposito un rigore: “Il fallo lo avevo commesso io, mi è sembrato giusto sbagliarlo. Per noi è una cosa normale, ci hanno insegnato così…”

E’ strano (o forse no) come spesso siano i bambini a insegnare agli adulti concetti, valori e comportamenti spesso dimenticati con troppa fretta e facilità. Arriva direttamente da Ancona l’ultimo bellissimo caso di fair play nel mondo del calcio. Una storia che è giusto raccontare, trasmettere e che, speriamo, non venga gettata senza cura già nei prossimi giorni nel dimenticatoio.

Siamo nelle Marche, ad Ancona. Campionato Giovanissimi, campo dell’Aspio: la Giovane Ancona che ospita il Palombina. I padroni di casa, sotto 1-0, guadagnano un calcio di rigore. Dubbio, molto dubbio. Sul dischetto si presenta Luca Impiglia, 13 anni il prossimo maggio. Il rigore, però, è un regalo per il portiere avversario. Un passaggio volontario. “Alla Giovane Ancona ci hanno insegnato che il risultato conta meno di altri valori. Al primo posto ci sono la correttezza e la sportività. Il rigore non c’era, mi è venuto naturale pensare di sbagliarlo. Anche se eravamo sotto di un gol», racconta il giovane campione al Messaggero.

Gesto splendido, condiviso da tutti. Compagni di squadra e allenatore in primis: “È stato un attimo. Ci siamo capiti al volo – racconta il mister, Sandro Santini – Ma la decisione è stata condivisa da tutti. I suoi compagni si sono rivolti a me come per dire, mister, mica saremo matti a segnare?”

“Non ho fatto nulla di speciale”, si giustifica in modo tanto dolce quanto naturale il piccolo Luca, applaudito anche da avversari e da tutti i genitori a bordo campo, mentre il presidente Diego Franzoni racconta: “Il gesto di Luca è da cartellino verde” ( il terzo dopo il giallo e il rosso in dotazione all’arbitro nel settore di base, quello che non punisce il calciatore che infrange il regolamento, ma gli riconosce un’azione di gioco corretto). E poco importa che il piccolo Luca e i suoi amici alla fine perderanno 6-2. Hanno ragione loro, eccome, nella vita i veri valori sono ben altri…



Categorie:Gruppo X, News Basket

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