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Playoff Gara 1: MIRANO BLACK SOUL 67 – 60 PUNTO G TEAM

By admingxs on 19 aprile 2015 • ( 0 )

Stagione 2014/2015
8° Torneo Basket Amatori Venezia
Playoff Gara 1

MIRANO BLACK SOUL 67 – 60 PUNTO G TEAM

Punteggi quarti: (11-8, 16-20, 21-12, 19-20)
Falli fischiati: (24-22) + 1 tecnico alla panchina del Punto G Team.

Referto: Garbin S. (8), Donadel O. (14), Masiero C. (2), Carraro E. (13), Silvestrini G. (4), Dei Rossi G., Baruzzo L.(6), Andriolo C. (7), Pattaro L. (2), Pastrello K. (4).

UNA PARTITA “TECNICA”

Titolo sarcastico per un match tutto da vivere. Non è stata certo una goduria per gli occhi sul piano talentuoso ma un’emozione altalenante talvolta fin troppo nervosa. Era inevitabile una partita così tesa vista la fase terminale del torneo che, seppure amatoriale, è in grado di rivelare i lati più aggressivi di ogni atleta. L’importante è non oltrepassare i limiti della sportività. Questa volta, come per la maggior parte delle altre, ci si è riusciti sedati dalla generosa distribuzione della “tecnica” arbitrale. Il lato sportivo, come prevedibile, è stato ricco di colpi di scena che entrambe le squadre sono riuscite a garantire mettendo anima e cuore in ciascuna palla giocata. La vittoria va alla capacità di gestire, ma lo “scontro” non è ancora finito e la posta in palio è tutta da giocare!!

Analisi Match:
Primo Quarto.
L’entrata in palestra del Punto G è “decimata” nel vero e proprio senso della parola. Il coach ha potuto contare solo sulla sua panchina corta ricca però dei migliori talenti del team. Parte forte l’avversario sin da subito marcando il territorio con una tripla come primo canestro. Un G un po spaesato riesce a contenere fin che può ma ad un certo punto si trova costretto a cedere all’esplosività della squadra Miranese che vince il quarto con un vantaggio di tre punti.

Secondo quarto.

Salzano non ci sta. Il coach cambia tattica nel tentativo di recuperare il divario. La scelta lo premia con un ottimo lavoro delle guardie che svolgono gli ordini alla perfezione finchè non perdono la testa. il momento positivo della squadra verde si limita a pochi minuti che però sono sufficienti per terminare la prima metà di gara in vantaggio anche se di un solo punto.

Terzo quarto.

Catastrofe. Il Punto G perde la testa ed è subito caos. Mirano sfrutta al meglio il momento negativo della squadra Salzanese per incalzare con un gioco di squadra dinamico ed ordinato. Probabile che il cambio del tipo di difesa abbia lasciato troppi buchi. Troppi i canestri facili concessi all’avversario. Si chiude con i Black Soul sopra di otto lunghezze.

Quarto quarto.

Il G è sull’orlo del baratro ma il cuore batte ancora forte. Nulla è ancora perso. Il finale è molto intenso e le due squadre in campo si danno battaglia. Recuperi incredibili, contropiedi fulminanti ed interventi al limite segnano un periodo più caldo che mai. Nel finale il distacco è di soli tre punti e tutti, coach e spettatori compresi, viaggiano a mille all’ora. Il Punto G Team tenta il tutto per tutto con un arrembaggio finale che però vede vittoriosa la squadra bianca, molto iù concentrata in fase realizzativa e difensiva. Qualche fallo speso per recuperare il tempo, oltre ai tecnici che hanno dato il timbro al match, da altri punti facili a Mirano che conclude con la vittoria sul più sette.

Pagelle:

Squadra (6,5). Gruppo. A questo punto del torneo non esiste individualità. L’obbiettivo da raggiungere è unico per tutti come ciascuno è responsabile in maniera uguale delle sorti della squadra. Il potenziale celato in questo gruppo è notevole ma fatica a sorgere forse seppellito dalla testardaggine del singolo o dalla mancanza di fiducia verso il compagno che sta a fianco. Voto unico all’unicità del gruppo. Più che sufficiente per il cuore, per la voglia, per la passione. Dietro a questa squadra si nasconde un potenziale incredibile che può farci vincere solo se lo cerchiamo uniti!

Pubblico (10). Presente. Soffre in silenzio alla vista di una squadra in difficoltà. La presenza nonostante la trasferta è una importante gratificazione che ci sprona a fare sempre meglio.

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A cura di Alvise Berton.