Se si perde loro (i ragazzi più difficili) la scuola non e più scuola.
E’ un ospedale che cura i sani e respinge i malati.
Da quanto tempo sento questa frase di Lorenzo Milani, tratta da una lettera ad una professoressa. Ed oggi aprendo come il solito facebook per una rassegna stampa, me la trovo davanti, condivisa da due amici in FB.
La voglio condividere con tutti voi pensandola non solo alla scuola, ma a tutti i contesti possibili immaginabili.
La voglio pensare, per quanto mi riguarda ai Centri di Aggregazione dove ogni volta che si perde un ragazzo (più difficile) perchè non si è riuscito a coinvolgerlo è come perdere una partita importante.
La voglio pensare alle Parrocchie ed agli oratori, dove molte volte essere un ragazzo difficile sembra sia un reato e si viene allontanato e rifiutato, tanto da vedere i patronati sempre più vuoti.
La voglio pensare anche nello sport che è uno degli strumenti più facili per raggiungere i più “difficili” e se anche li quest’ultimi non trovano spazio allora è una grande sconfitta per tutti noi adulti e/o persone che nella quotidianetà si distinguono con un ruolo.
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