Aggredita e presa alle spalle…sfregiata e violentata…lasciata inerme con la divisa da runner strappata e ricoperta del suo sangue.
Irene, 40 anni milanese e runner semi-professionista si stava allenando lungo il Naviglio mercoledì scorso all’una, quando 3 o 4 balordi l’hanno circondata al rientro dall’allenamento.
Si è fermata per bere e ristorarsi ad una fontanella…ha fermato il cronometro e appena si è chinata a bere è iniziato il suo peggior incubo..lei si è difesa, ha urlato e gridato…l’hanno picchiata e ferita seriamente, strappato i vestiti ma grazie a dio non sono riusciti a portare a termine la violenza sessuale…anche se il suo corpo è stato violato lo stesso.
Libera finalmente ha corso a più non posso, raccolta da braccia amiche è stata portata all’ospedale, è stata curata alle ferite ma la cura per le ferite dell’animo sarà lunga e dolorosa..
Non ci sono parole, non ci sono commenti…hanno rovinato una vita e sicuramente ne avranno rovinate altre.
ora basta…nessuno è più libero di camminare, correre, fare sport nel nostro paese…siamo in balia di una criminalità senza confini…
Non incolpo istituzioni o chi è deputato ad agire in queste circostanze…voglio solo esprimere tutta la solidarietà di donna verso Irene.
Il gruppo running è vicino ad Irene…. una collega sportiva…sperando possa al più presto uscire da questo incubo
Manola
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