Testimonianza tipizzazione
Ciao a tutti eccomi per raccontarvi la mia esperienza di donatrice.
Sinceramente mi è un po difficile cominciare a raccontarla, perchè è un qualcosa di talmente importante e grande che vorrei poter non tralasciare nulla.
Mi sono sentita di partecipare all’incontro del 2 dicembre 2015 a Salzano perchè, apparte non sapere cosa volesse dire “donare il midollo”, non ho mai dato molta importanza a questa malattia (la leucemia), alle conseguenze che porta e al fatto proprio che una qualsiasi persona sana possa essere d’aiuto ad una persona malata. Sono quelle cose che sapete, finchè non ci succedono non ci si fa caso.. poi accadono a qualcuno che conosciamo e a cui vogliamo bene e allora facciamo tutto il possibile per sapere, capire e di conseguenza agire.
L’incontro è stato molto interessante a livello di informazione, io che ho studiato per alcuni anni l’anatomia umana non sapevo nemmeno bene come funzionasse il sangue, globuli bianchi, cellule, piastrine, ma apparte questo non sapevo in cosa consistesse donare questa parte essenziale del nostro organismo.. ma il punto più forte è stato a livello emotivo. Sentire la storia di una donna malata di leucemia che è sopravvissuta grazie alla sua donatrice ed ha potuto crescere le sue figlie allor piccole e continuare a vivere ciò che le era stato dato, la Vita, è stato toccante. E questa è solo una delle tante storie e persone che in questo mondo combattono per la vita… vedete, credo che dovremmo guardarci di più intorno quando camminiamo per strada, pensare meno solo a noi stessi e dare uno sguardo anche alle persone… quante volte per strada mi capita di incontrare bambini malati che non so se potranno crescere e vivere.. mi viene un nodo in gola che si ferma tutto e continuo a pensare e a ripensare a quel viso e a star male. Il momento finale di questo incontro è stato il più intenso. Ho visto il mio amico attraverso lo schermo in chiamata tramite skype.. e li di nuovo questo nodo in gola.. questo è stato il momento in cui ho deciso di agire veramente. Non è che quel nodo sia andato via, anzi, ma il mio pensiero ha cominciato a divenire concreto e reale.
Cosi quello che mi sento di dire a tutti voi è che, per quello che ho vissuto io, non è questione di coraggio.. capisco che ci sono persone che hanno paura degli aghi, il sangue da fastidio a vederlo e andare in ospedale non è mai bello.. ma credo che sia molto più pauroso e doloroso sapere che qualcuno, che sia un famigliare o una persona qualsiasi nel mondo, potrebbe perdere la vita e noi che possiamo essere la sua salvezza con un gesto silenzioso non facciamo nulla per salvarla. E se proprio volete che ci serva del coraggio, va bene, allora pensate che potrete salvare una vita umana.. e pensate se tutti noi donassimo il midollo quante vite potremo salvare. E sapete un’altra cosa.. quando si esce dalla stanza dopo il prelievo e si realizza cosa si ha fatto ci si sente felici, felici e altruisti e utili.. Vi assicuro che è una sensazione bellissima che raramente si prova.
Credo che se avessi lasciato l’Italia, 2 giorni dopo, senza essermi tipizzata, dopo quell’incontro e tutte quelle emozioni e sensazioni provate mi sarei sentita male con me stessa, perché non ci sono scuse ne motivi per non farlo.. abbiamo questo potere che va aldilà dei soldi e di tutte le cose materiali di questo mondo, la bontà. Possiamo salvare una vita umana: SALVARE UNA VITA UMANA… CHE MERAVIGLIA!!
Io spero di essere chiamata un giorno e poter essere d’aiuto a qualcuno.
Buona tipizzazione a tutti.
F.
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