Pensare al basket come uno sport è a dir poco riduttivo. Non lo diciamo noi, fanatici minors della sfera ruvida, lo diceva Dean Smith (“il basket è un gioco bellissimo quando i cinque giocatori in campo giocano con un unico battito cardiaco”) e lo affermano Larry Bird (“se si dà il 100% per tutto il tempo, in qualche modo le cose alla fine funzioneranno”) e Kareem Abdul-Jabbar (“un uomo può essere un ingrediente fondamentale in una squadra, ma un solo uomo non può fare una squadra”) e molti altri che con le loro parole, quando si riferiscono al basket, parlano di tutto tranne che di tecniche, schemi e talenti. Potendo contare fino ad un certo punto su questi ultimi aspetti sono dunque emozioni, cuore e mentalità quelle caratteristiche che aiutano le squadre dei nostri livelli nelle loro, seppur piccole, grandi imprese. E sono proprio queste le sfumature che appianano le differenze tra professionisti e minors. Ciascuna squadra di ogni livello può misurarsi con l’altra proprio per emozioni, cuore e mentalità. Allora proprio per questo noi, che nelle piccole imprese abbiamo saputo rendere nostre queste caratteristiche, meritiamo di poterci paragonare ai grandi campioni ed alle grandi squadre ed in quanto tali abbiamo l’obbligo di perseverare nel nostro credo!
Finita la regular season, il PUNTO G da terzo ha avuto 120 minuti in tre round contro il sesto in classifica per decretare il passaggio in semifinale. Ne sono bastati 80 per eliminare CAMPOCROCE LAST SHOT ed aggiudicarsi le final four. Un’andata entusiasmante al PalaDante dove la FLY ha saputo dominare una partita molto fisica, difficile ed anche avversa sotto certi aspetti, dove l’arbitraggio rigido non ha certamente aiutato la fluidità del gioco. Nonostante le avversità e la sconcertante espulsione dell’atleta Favaretto il team salzanese è riuscito a sfoggiare le sue doti migliori per dominare la prima gara, fondamentale per l’epilogo della serie! Gara 1 vinta per 57-50.
Nessun allenamento tra un match e l’altro e si scende subito in campo a Campocroce per tentare di chiudere subito la situazione. Non è per niente facile, soprattutto quando non entra praticamente nulla ed i padroni di casa iniziano a prendere il largo. Primo quarto gestito ma il resto della partita vede una FLY molto sofferente del trend negativo che si è creato. Quando nessuno più se lo aspettava arriva però l’inversione di marcia. Il PUNTO G stremato, che ormai vedeva già lo spettro di gara 3, non ha mai smesso di crederci e di provarci ed unito come non mai ha compiuto ciò che si può definire un’impresa, riprendendo in mano una partita impossibile negli ultimi cinque minuti e capovolgendo con determinazione il risultato a suo favore. La FLY vince incredibilmente gara 2 per 55-52 e vola in semifinale!
#ForzaFLY #FLYPuntoG
A cura di Alvise Berton.
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