LE MAMME BAMBINE DEL GUATEMALA
” Quando lui piange, non so mai cosa abbia esattamente. Non capisco se e’ malato o e’ un semplice capriccio. Vorrei chiedere a mamma, ma neanche lei e’ molto brava. Eppoi ha da pensare agli altri miei cinque fratellini. E chiedere a mio marito e’ come chiedere al muro. Non c’e’ mai. Cerca lavoro e quando torna a casa non vuole problemi. Sa, beve…”. ” Quanti anni ha la tua mamma?”. “23”. ” E tu? “” Io? Ne ho 11, perché’?”.
Carmen e’ una delle migliaia di madri bambine del Guatemala. In questo paese sconvolto e ridotto in miseria da decenni da sanguinarie dittature, da classi dirigenti inette e corrotte, si calcola che il 53% delle ragazze tra i 20 ed i 24 anni si siano sposate quando avevano meno di 18 anni. Il 13% prima dei 15. Tante, tantissime, a soli dieci anni. Mortalita’ materna ed infantile sono altissime. Il 90% di questi assurdi matrimoni e’ con parenti ed un terribile 30% delle nascite e’ dovuto ai cosiddetti padri di queste baby mamme. Lo stupro, insomma, quello domestico, e’ all’ordine del giorno e, nonostante sia stata tardivamente approvata una legge al riguardo, le denunce finora registrate sono praticamente zero.
La miseria e’ la vera causa di questo inferno che pregiudica per sempre tantissime donne ed offre un futuro fosco ai loro bambini.
Questa tristissima realtà’ e’ comune a più’ paesi sudamericani. In Brasile, meta di turismo sessuale internazionale e del mondo dei pedofili, lo stupro e la violenza sui minori e’ per la gran parte fenomeno locale. Nelle baraccopoli di questo immenso paese si consuma quotidianamente questa tragedia. Lucilone, 12 anni, piccola protagonista di uno dei miei racconti, si lasciava violentare dal suo patrigno purché’ costui risparmiasse sua sorella che ne aveva dieci.
Miseria, non povertà’. La povertà’ ha suoi codici etici. La miseria e’ solo miseria, orrore puro. Capace di produrre per l’appunto solo altro orrore.
Questa miseria e’ figlia non del destino, ma di politiche economiche e sociali che per decenni hanno prodotto sfracelli umani in quest’area. Il neoliberismo selvaggio e’ l’uragano immorale che ha generato queste mostruosità’. Non si può’ mettere ai margini, escludere, privare di tutto e di ogni dignità’ la gran parte delle popolazioni senza incorrere in questa e altre devastanti tragedie.
A pagare il prezzo più’ alto, come sempre, i più’ deboli. Donne e bambini. Quelli di cui i potenti del mondo si occupano solo a parole, interessati ad altro. Per loro, che Carmen giochi con una bambola vivente e che non sappia cosa fare, e’ cosa di poco conto.
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