Fa rumore e commuove, giustamente, un barcone che si ribalta lasciando affogare tanta umanità’ in cerca di speranza. Ne abbiamo visti affondare tanti, migliaia di vite spezzate in quello che e’ diventato un Maremonstrum. Stragi orribili che potevano essere evitate solo se ci fosse stato il coraggio di diverse politiche dell’immigrazione.
C’e’ però un’altra strage in corso. Una strage quotidiana, maledettamente silenziosa, una strage che non fa notizia.
L’Uchnur, l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa dei rifugiati, fa sapere che ogni giorno riceve segnalazioni di gravissimi abusi e violenze su bambini e giovani donne in fuga verso l’Europa.
Il numero di donne e bambini presenti sulle accidentate rotte della speranza e’ crescente. Oramai sfiora il 40%. Molte di queste ragazze e bambini viaggiano da soli. Dormono dove capita, sopravvivono come possono. E sono vittime di ogni orrore. Sono già’ tantissime le storie di bambini costretti ad abusi sessuali pur di pagarsi il prosieguo del viaggio. Stessa sorte per tante giovani donne. A questi orrori vanno aggiunti gli stupri da parte di trafficanti e mafiosi, funzionari di frontiera corrotti e farabutti di ogni tipo. Anche nei cosiddetti campi o luoghi di prigionia temporanea dove, spesso, donne e bambini vengono ospitati, si fa per dire, insieme agli uomini senza alcuna protezione e distinzione.
Una strage d’innocenza insopportabile. Un’altra pagina vergognosissima nella storia della “democraticissima e umana”
Europa.
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