Gruppo X

Unioni Civili : Crescere e non convincere…

Bisogna crescere, bisogna occuparsi dei bambini, dei ragazzi e dei giovani, bisogna affiancarsi a loro e crescere, e non c’è nulla e nessuno da convincere.

Bisogna capire se il collettivo ha bisogno di una legge per ottenere gli eventuali diritti o se oppure bisogna accompagnare a crescere le nuove generazioni eliminando la parola “diverso” intesa poi come strumento di pregiudizio.

Diritti e pregiudizi, sono questi i due aspetti da approfondire per poter realmente dare un senso al tempo che si sta dedicando alla legge sulle unioni civili ed eventuali adozioni.

Ricordo bene gli anni ’80, dove esisteva il problema “droga”. Ci è voluto tempo per capire che in sostanza la droga era solo il risultato di un forte disagio vissuto dai giovani di allora. Certo che non voglio fare nessun tipo di paragone tra le unioni civili e la tossicodipendenza, ma voglio cercare di far capire come anche assenza dei diritti ai giovani ed il facile pregiudizio sulla persona drogata diventavano un elemento a sfavore del recupero.

Mancano i diritti , manca il pensiero del “noi” e prevale quello dell’egoismo, dell'”io”. Mancano le persone significative nei posti di aggregazione formali e informali. Nelle scuole di tutto ciò si parla poco o nulla, nelle palestre e nei campi di gioco prevale il risultato piuttosto di qualsiasi altro momento formativo. Le parrocchie sono quasi sempre senza volontari e chiuse. Sono finiti anche i tempi degli educatori di strada o dei Centri di Aggregazione dove in questo lungo momento di austerità gli enti locali scelgono di tagliare nelle fasce più deboli .

Io sono convinto che tutto questo ci porti indietro , ad una involuzione molto preoccupante . I nostri ragazzi stanno crescendo con pochi riferimenti significativi e con il tempo ne pagheremo le conseguenze.

Non deve esistere il diverso come elemento di pregiudizio ma deve esistere come risorsa, ma di questo non possiamo convincere nessuno ma possiamo crescerci assieme.

E allora io mi auguro che la legge passi, e mi auguro che le stesse persone che ne sono a favore poi possano salire assieme a noi in questo cavallo di battaglia per ri-avere i diritti che da tempo per la gente comune sono dimenticati o fatti passare come privilegi, e nello stesso tempo però sono preoccupato che anche in questo caso chi è a favore della legge alla fine pensi all'”io” e non al “noi”.

Chiudo con questo messaggio …..

A voi ed a noi che vogliamo che sia riconosciuto l’unione civile dico :

La sanità deve essere pubblica, non possiamo assolutamente stare in silenzio in una società che cura chi ha i soldi e chi non li ha deve continuare a star male.

La scuola deve essere per tutti ed alle stesse condizioni.

Per la persona disabile ci vorrebbe un libro …

Il lavoro da dignità e tutti devono lavorare.

I giovani devono avere i loro spazi e non essere solo oggetto di mercato.

La legge deve essere uguale per tutti…. pensando a Stefano Cucchi (e non solo)

Se tutte queste persone coinvolte fossero assieme pensando ad un “noi che vogliamo i nostri diritti” allora saremo proprio forti.

Bisogna crescere nei diritti e non convincere …

 

 

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