PUNTO G TEAM 60 – 64 MIRANO SMANAZZATORI
Punteggi quarti: (10-11, 16-21, 11-10, 28-22)
Falli fischiati: (27-23)
Referto: Bortolato S. (n.e.), Garbin S. (1), Donadel O. (9), Masiero C. (11), Carraro E. (10), Berton A. (2), Dei Rossi G., Baruzzo L. (5), Andriolo C. (4), Pattaro L. (8), Fabris M. (3), Pastrello K. (7).
AGGRAPPATI ALLA VITTORIA SFUMATA PER UN SOFFIO… MA GLI AVVERSARI TREMANO!!
Tutto si racchiude in un attimo impercettibile. Le emozioni e le energie convergono in un’alchimia unica che risveglia l’istinto predatore dell’atleta! Come quando l’animale sente l’odore della sua preda anche il giocatore percepisce il profumo della vittoria. L’adrenalina cresce. L’uomo diventa un’animale affamato. Si sacrifica e lotta contro gli avversari. La sente vicina. Talvolta però è troppo tardi e qualcuno più scaltro di lui se ne impossessa prima lasciandolo a bocca asciutta. Ma la fame rimane e cresce sempre di più come la consapevolezza di potercela fare allo prossimo scontro.
Analisi Match:
Primo quarto.
Fischio d’inizio. Salta Baruzzo che fa cilecca e si impossessa in modo irregolare della palla a due regalando subito una rimessa laterale agli avversari. Poco male. Anche se subiamo subito un paio di canestri i nostri supporters, arrivati leggermente in ritardo, ci danno la carica e ricuciamo subito mettendo in atto le tattiche del coach Boschin. Chiudiamo sotto di un solo punto con il nostro capitano che accusa stanchezza.
Secondo quarto.
Si parte bene. I primi due punti li mette a referto il vicecapitano Berton infiammando la curva che prontamente intona un coro di incitamento e carica a dovere i cinque. Arriva “la tripla del Fa” (Fabris) e anche quella di Uge ma non basta. A circa metà del tempo perdiamo la testa e l’avversario ci stanga di brutto. Anche il coach esplode sotto gli occhi increduli del pubblico richiamando con vigore i suoi atleti. Andiamo al riposo lungo sotto di sei punti ma noi non molliamo mai.
Terzo quarto.
L’obbiettivo è vincere! Entra il Patch e la musica cambia… se cambia!! Ordine in campo, schema efficace, grande gioco di squadra e contropiedi fulminei su palle rubate! Un sogno un po incubo perchè nonostante tutti gli sforzi sbagliamo una montagna di canestri vincendo il quarto ma restando comunque sotto di cinque punti.
Quarto quarto.
Nooooo. Il Punto G Team non ci sta! Fuori le unghie che se l’avversario vuole vincere deve sudare. Che spettacolo! Recuperiamo fino alla parità! È una partita colpo su colpo che gli sfidanti si vedevano già in tasca. Non si aspettavano un “G” così reattivo e grintoso al punto di andare in confusione schierando in campo un giocatore già out per aver raggiunto i cinque falli. Fortuna che l’arbitro se n’è accorto… con l’aiuto del tavolo. Il finale è stato elettrizzante e nonostante la sconfitta la partita, seppure intensa, si è conclusa con la massima serenità di entrambe le squadre. La prossima volta tocca a noi vincere!
Pagelle:
Boschin D. (9,0). Hulk. A momenti diventa verde di rabbia! Ha lasciato tutti senza parole… È quello che ci voleva per riattivare la squadra! Grazie a lui il team cresce a vista d’occhio.
Bortolato S. (n.c.). Lo psicologo. Il coach decide di non schierarlo in questo match ma lui si guadagna comunque un bel 7 simbolico per l’ottimo lavoro svolto in panchina. A tenere alto il morale dei compagni nessuno è bravo come lui.
Garbin S. (7). Semplicemente Didi. Periodo no per il nostro top scorer che con le ultime prestazioni un po sottotono perde il posto di miglior marcatore. Nonostante i pochi punti il suo lavoro in campo è sempre e comunque ottimo! Il migliore!!
Donadel O. (7,5). L’ex. Sfidarsi con la vecchia squadra non é mai semplice ma lui ci mette impegno e serietà. Buona prestazione.
Masiero C. (9). La sicurezza. Il coach lo fa giocare più del solito e lui dimostra ancora una volta, anche se con qualche acciacco, di essere il leader perfetto per la sua squadra.
Carraro E. (8). Il mago. Gli scienziati devono ancora scoprire quale legge fisica permette al nostro 10 di fare certi canestri. Tra una stregoneria e l’altra è uno dei pilastri del team.
Berton A. (7,5). Il PowerRanger. I minuti in campo sono ancora pochi ma vengono sfruttati a dovere! Non fa segnare l’avversario e alla prima palla incendia la retina e tutto il palazzetto con un canestro che, a detta di tutti, ha del paranormale. Il pubblico lo acclama a gran voce!
Dei Rossi G. (6). La “bronsacoverta”. Sufficienza per il nostro Guly. Lui che ha la manina fatata potrebbe a volte spingersi oltre la paura di sbagliare. Attendiamo tutti le sue prodezze!
Baruzzo L. (7). Il pavone. Elegante e concreto, spara e realizza con la grazia di un uccello piumato che si libra in aria starnazzante. Puó fare ancora meglio!
Andriolo C. (8). Il tuttofare. Lo metti a segnare e segna, lo metti a difendere e difende. Lui sa fare tutto. Un osso duro!
Pattaro L. (9). Il direttore. Finalmente il Patch di cui abbiamo bisogno. Probabilmente il migliore del match. Con lui al comando va tutto secondo i piani.
Fabris M. (7). La febbre del giovedì sera. Si merita il buono perchè gioca con la febbre ma la sua prestazione è ben al di sotto delle sue reali capacità. Meno bagordi la sera prima del match!
Pastrello K. (7,5). El bocia. È ancora giovane e pimpante e talvolta in campo ragiona poco e agisce d’istinto. Con più calma e concentrazione puó raggiungere la perfezione. Sempre un ottimo lavoro sul fronte difensivo.
Pubblico (10). L’orgoglio del team. Venite ad assistere ad un match in casa del Punto G Team e capirete che queste “sviolinate” sono più che giustificate. Che si vinca o che si perda il pubblico ci sostiene sempre alla grande. SUPER!
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A cura di Alvise Berton.
Categorie:Punto G Basket
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